Il Castello di Otranto (Italian Edition) by Horace Walpole

Il Castello di Otranto (Italian Edition) by Horace Walpole

autore:Horace Walpole [Walpole, Horace]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B006AEZ4LK
editore: Faligi Editore
pubblicato: 2011-04-19T00:00:00+00:00


CAPITOLO QUARTO

Il mesto corteo non era ancora arrivato al castello quando incontrò Hippolita e Matilda, alle quali Isabella aveva inviato poco prima un domestico per avvertirle del loro arrivo. Dopo aver fatto portare Federico nella camera più vicina, le dame si ritirarono, mentre i medici esaminavano le ferite. Matilda arrossì, vedendo Teodoro e Isabella insieme, ma cercò di nasconderlo abbracciando l’amica, dolendosi con lei per l’incidente capitato al padre. Presto i medici vennero a informare Hippolita che nessuna ferita del marchese era pericolosa; e che egli voleva vedere sua figlia e le principesse.

Teodoro, con la scusa di esprimere la propria gioia nel vedersi liberato dalla preoccupazione che il duello fosse risultato fatale per Federico, non poté resistere al desiderio di seguire Matilda. Gli occhi della principessa si abbassavano così spesso quando incontravano quelli di lui, che Isabella, che osservava Teodoro con la stessa attenzione con cui questi guardava Matilda, indovinò presto chi fosse la dama che, come egli le aveva detto nella caverna, era signora del suo cuore.

Mentre si svolgeva questa scena silenziosa, Hippolita chiese a Federico perché avesse scelto questo oscuro espediente per reclamare la figlia; e si profuse in mille scuse per giustificare il suo signore della promessa che aveva fatto scambiare ai loro figli.

Federico, per quanto infiammato d’ira contro Manfred, non fu insensibile alla cortesia e alla benevolenza di Hippolita; ma ancora di più lo colpì lo splendore di Matilda. Spinto dal desiderio di trattenerle presso il proprio letto, egli raccontò a Hippolita la sua storia. Le disse che, mentre era prigioniero degli infedeli, aveva sognato che sua figlia, della quale non aveva più avuto notizie da quando era stato catturato, era segregata in un castello dove era minacciata dalle più terribili disgrazie; e che se avesse riottenuto la libertà, e si fosse rifugiato in un bosco vicino a Joppa, avrebbe saputo di più.

Preoccupato da questo sogno, ed essendogli impossibile seguire le istruzioni che esso gli aveva impartito, sentiva le sue catene diventare più grosse che mai. Ma mentre la sua mente si tormentava per cercare il modo di riottenere la libertà, egli ricevette la piacevole notizia che i principi confederati, che combattevano in Palestina, avevano pagato il suo riscatto. Partì subito alla volta del bosco che gli era stato indicato nel sogno. Per tre giorni aveva vagato con i suoi fedeli nella foresta senza vedere altri esseri umani; ma la sera del terzo giorno erano arrivati a una capanna in cui avevano trovato un venerabile eremita in agonia. Con l’aiuto di potenti cordiali, fecero sì che il sant’uomo ritrovasse la parola. «Figli miei, — disse, — vi sono grato per la vostra carità... Ma essa è ormai inutile: mi avvicino al riposo eterno... Ma muoio con la soddisfazione di eseguire la volontà del Cielo. Quando mi rifugiai per la prima volta in questo posto solitario, dopo aver visto la mia terra diventare preda degli infedeli (ahimè, sono passati cinquant’anni da quando fui testimone di quella terribile scena!), mi apparve San Nicola, e mi rivelò un segreto che mi ordinò di non svelare mai a nessun mortale, eccetto che sul mio letto di morte.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.